di EMILIO PIERVINCENZI
Alessandro Di Nunno ha 32 anni, scarno passato calcistico (“a 16 anni ho avuto un brutto incidente in motorino e fine dei giochi”, spiega) ma una bella gavetta da allenatore. Esordienti, Coppa Lazio, Giovanissimi e – quest’anno – alla guida della juniores d’èlite di una delle società più prestigiose di Roma: la Nuova Tor Tre Teste. Ha liquidato in semifinale l’Atletico 2000 con un perentorio 3-1 e domani, alle 16, all’Anco Marzio di Ostia, si gioca il titolo regionale contro la corazzata Vigor Perconti, campione d’Italia della categoria.
Bella sfida, Di Nunno…
“Bellissima. Ci giochiamo l’intera stagione. Sono quattro anni che non facciamo la finale di categoria è chiaro quindi che è un’occasione speciale. Conosciamo bene la Vigor, conosco bene il suo allenatore. Sono giocatori forti, molti dei quali hanno vinto il titolo nazionale la scorsa stagione. Avendo una prima squadra, possono schierare anche due ’93, un ulteriore punto a loro favore. Noi avremo in campo almeno tre ragazzi del ’96 e faremo quello che sappiamo fare meglio: saremo offensivi e propositivi col nostro collaudato 4-3-3, anche rischiando qualcosa come peraltro ci è capitato nel corso della stagione. Ma l’importante è fare un gol in più dell’avversario”.
Che cosa teme di più della Vigor?
“Il loro reparto offensivo. Loro si sistemano col 4-2-3-1 e dunque spesso si trovano con quattro giocatori davanti. Hanno Piccolo, Di Bari e Campanella che possono fare gol in qualsiasi momento. E poi hanno l’esperienza e la mentalità giuste per affrontare gare di questo tipo”.
I suoi punti di forza?
“Beh, abbiamo tre ragazzi che hanno fatto esperienza in categorie superiori, come Mastrantonio, un ’94 che ha fatto la D col San Cesareo e l’Eccellenza col Colleferro, Zucchelli, un altro ’94 con 30 presenze in Eccellenza con il Lariano, De Bartolo che ha fatto settore giovanile tra i prof”.
La vostra stella?
“Diciamo che sul taccuino di molti osservatori c’è Bertoldi, un ’95, esterno alto”.
Loro hanno perso per squalifica Palmieri e Minola.
“Sì, ma la Vigor ha una rosa asai ampia, non credo che ne sentiranno troppo la mancanza”.
Insomma, mister, che partita sarà?
“Molto tesa. Ma noi non ci snaturiamo, anche se è la finale per il titolo regionale. La nostra mentalità – la stessa che ci ha portati fin qui – non cambia,
si riassume in una parola: attaccare”.
Appuntamento alle 16 allo stadio Anco Marzio di Ostia Lido. Ingresso libero.