di ALESSANDRO MAZZITELLI
Brucia ancora a Francesco Bellinati la beffa di domenica scorsa. Brucia per la delusione letta negli occhi dei suoi ragazzi, del suo staff dei genitori e di tutta la gente della Vigor Perconti. Brucia dentro di lui per il lavoro fatto e quando sembrava intravedere quel titolo che ancora mancava, via da sotto il naso. Il sogno diventa una brutta realtà. Ma il calcio è anche questo regala gioia e dolori. Nessuna cosa al mondo potrebbe lenire quel senso di incompiuto quando perdi una finale così, ma mister Bellinati deve esser bravo a voltare pagina. Anche se manca l’ufficialità i giochi sembrano fatti. Ancora qualche giorno e il mister lascerà la sua amata Roma per prendere la strada del calcio che conta. Il prossimo anno guiderà la nuova Spal targata Guarracino.
Mister allora sarà a Ferrara il prossimo anno?
Diciamo che al 99% è si. Manca la firma che avverrà tra qualche giorno ma penso proprio che il prossimo anno guiderà la Spal.
Dalla Vigor Perconti alla Spal il salto è notevole, come sta vivendo questi momenti?
Diciamo che ancora sto smaltendo le tossine di domenica scorsa e la mente non è ancora completamente sgombra. Comunque si sento il peso dell’impegno. Ferrara è una piazza importante, la Spal una società storica. Diecimila spettatori a domenica pronti a giudicare il tuo operato insomma niente a che vedere con quello che ho vissuto fino ad ora. Sento il peso ma sono pronto, voglio fare l’allenatore, questa è la mia occasione e voglio giocarmi le mie carte fino in fondo.
Come giocherà il prossimo anno mister, ha già deciso il modulo o è ancora pematuro?
No di modulo ancora non parliamo, dobbiamo valutare gli uomini che avremo a disposizione. Con il direttore sportivo chiaramente abbiamo già parlato. Bene o male lui sa quali sono le mie caratteristiche di gioco e farà di tutto per mettermi a disposizione quello che più mi è utile. Di nomi ora se ne fanno tanti, molti si propongono. Ci vuole ancora un po’ per poter definire meglio il tutto.
Mister lo staff tecnico che la seguirà lo ha scelto lei?
Si certo ho avuto subito carta bianca. Allenatore dei portieri e preparatore atletico sono mie scelte personali. Persone di cui mi fido ciecamente. Ho chiesto anche un secondo preparatore che già conoscesse l’ambiente che fosse del posto per aiutarmi a capire maglio i meccanismi e le alchimie dell’ambiente.
Mister ma partirà solo o la sua famiglia lo seguirà?
No partirò solo. Mia moglie lavora e mia figlia va all’asilo, ha già le sue amicizie non voglio portarla via dal suo ambiente. E’ la cosa che mi mancherà di più. La famiglia è tutto. Ma va bene così.
Sua moglie come l’ha presa? Ha assecondato la sua scelta?
Si al 100% ha sempre saputo che volevo fare l’allenatore e se scegli questa professione devi mettere in preventivo che la valigia deve essere sempre pronta.Lei lo sa e mi appoggia in tutto. Sono stato fortunato è una donna meravigliosa.
E lasciare la Vigor è stato duro?
Si anche quella è una sorta di famiglia. Comunicare al presidente che sarei andato via non è stato semplice. Hanno capito ed erano felici ed orgogliosi che uno di loro approdasse in una realtà così importante. La Perconti è stata un pezzo di vita che mi porterò per sempre dentro.
Le valigie sono quasi chiuse, dentro la maglia della Vigor le foto di moglie e figlia e un pezzo di Roma. No quella no. Quella mister Bellinati se la porta dentro il cuore.