Viterbese, Deodati chiede i conti. Glieli daranno?

admincalciovero 6 Giugno 2013 0
Viterbese, Deodati chiede i conti. Glieli daranno?

 

 

VITERBO – Dall’ufficio stampa della Viterbese riceviamo e pubblichiamo:  A seguito del confronto con l’Ufficio Legale della Figc e vista la positiva e concreta fattibilità dell’operazione di salvataggio portata avanti dal gruppo Deodati, ci troviamo ora a dover chiedere collaborazione concreta e leale, un atto di verità, da parte degli attuali “proprietari” della Società. Abbiamo bisogno immediato di carte, documenti e bilanci. Chiediamo quindi all’attuale proprietario o commercialista o amministratore unico di poter, in tempi brevi, entrare in possesso dei documenti contabili e di avere un interlocutore disponibile con il quale interagire ad ogni nostra necessità. Il nostro passo è stato compiuto come promesso, adesso però abbiamo la necessità di avere una quantificazione chiara della debito. I tempi sono strettissimi ed ogni giorno perso rischia di precludere l’operazione di salvataggio”.

Un comunicato di speranza a seguito di un incontro che certifica la possibilità di salvarsi e magari di iscriversi in Lega Pro.

Lunedì sera, a spoglio effettuato delle elezioni comunali, avremo con probabilità il secondo comunicato.

Quel che è certo è che si vota Domenica, quindi entro Sabato siamo certi che arriveranno altri annunci positivi poi, alla consegna dei faldoni del bilancio fino al 31 Dicembre si chiuderà questo teatrino di Si, No, Forse, Vediamo.

Se la situazione è tragica e manca un intero bilancio da parte di una presidenza che mai e poi mai ha pensato a risanare non c’è da aspettarsi un improvviso ripensamento con un debito in discesa. Ma è anche vero che bisognerà capire le reali intenzioni di Angelo Deodati, 77 anni, il re dello smaltimento rifiuti e delle pulizie, nativo di Pisoniano ma con un pallino per il mondo del calcio, non sempre finito bene (dalla Viterbese all’Ancona, dal Civitavecchia al tentativo di rilevare il Bari dalla famiglia Matarrese), peraltro con una brutta storia giudiziaria alle spalle (venne arrestato nel 2001 insieme ad altri 11 fra amministratori pubblici e imprenditori nell’inchiesta sull’”Anonima rifiuti” di Pomezia. Andreotti diceva che “A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca”. Comunque è certo che ci vuole molta prudenza…

 (l.c.)

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