Esclusivo. Rieti, parla Fedeli: “Ecco la verità sul titolo. E prendiamo Tajarol”

admincalciovero 20 Giugno 2013 0
Esclusivo. Rieti, parla Fedeli: “Ecco la verità sul titolo. E prendiamo Tajarol”

di EMILIO PIERVINCENZI

RIETI – Tutta la verità, nient’altro che la verità. Andrea Fedeli (figlio del patron del Rieti, Pietro), 37 anni da sempre vissuti nel calcio al fianco di papà, un ruolo di primo piano nell’azienda di famiglia (i supermercati Elite), sceglie ilcalciovero.it per spiegare che cosa sarà la squadra amaranto e in quale campionato giocherà.

Signor Fedeli, si sente dire in giro di tutto in merito al titolo sportivo del Rieti. Acquisizioni, fusioni… Quale è la verità?

“La verità è che noi giocheremo il campionato di Eccellenza. Allo stato attuale questa è la situazione. Un’altra verità, che non collide con la prima, è che abbiamo già presentato domanda di ripescaggio, con tanto di fidejussione bancaria – pari a 59mila euro se non erro – per l’iscrizione e altri oneri, al campionato Interregionale. Confidiamo in quest’ultima strada, non ne percorreremo altre. Credo infatti che saranno diverse le società di serie D che spariranno in questa stagione. Noi abbiamo la solidità economica – requisito che in questo periodo storico sta diventando centrale per accettare un eventuale ripescaggio – la forza del capoluogo di provincia e la forza dello stadio. Ci stiamo provando con tutte le nostre forze, mi creda. E mi consenta di dire che siamo ottimisti”.

Niente Fidene, dunque. Né Santa Maria delle Mole. Né Sporting Terni…

“Niente di niente. Più chiaro di così”.

E allora veniamo alla squadra. Ne dovrete fare praticamente due, una per l’Eccellenza e una per la D.

“Esatto, questa è la difficoltà, perché la notizia dell’eventuale ripescaggio arriverà solo a ritiro in corso. Infatti stiamo rivoluzionando la squadra che nella scorsa stagione certo non ha fatto bene. E siccome abbiamo, papà ed io, l’imperativo di vincere il campionato di Eccellenza e tentare di vincere il campionato di D, cambieremo molto e cambieremo in meglio”.

Veniamo ai dettagli, Andrea.

“Beh, di nomi gliene voglio fare pochi perché in questa fase tutti parlano con tutti e tutti stringono mani con tutti. Nel mio ufficio ho visto decine di giocatori. Quello che le posso dire è che il mister Punzi ha le idee chiare tatticamente: farà il 4-3-3 e quindi noi ci stiamo muovendo in quella direzione”.

Su, Andrea, qualche giocatore l’avrà anche valutato più seriamente di altri…

“E va bene. Tajarol, il centravanti del San Cesareo, ha voglia di venire da noi, L’ho incontrato, ci siamo parlati a lungo e credo proprio ch si possa fare. Pensiamo a un attacco con Tajarol punta centrale e Carlini e Manganelli esterni”.

Tajarol? Mi suona strano: Pochi giorni fa ho parlato con mister Ferazzoli che mi ha detto che Tajarol resta a San Cesareo.

“Ah sì? E allora perché ho già incontrato nel mio ufficio sette giocatori del San Cesareo? Il fatto è che il Rieti sta costruendo una grande squadra mentre credo che altri si dovranno accontentare di fare il minimo indispensabile”.

Ora mi sono ingolosito. Altri nomi?

“Più che nomi le voglio precisare che in questo momento non ci sono accordi scritti e che se una società arriva a offrire di più a un giocatore questi va con quella società. Senza accordi scritti è così che funziona. Lei crede, ad esempio, che se il Rieti si muove e va a cercare un giocatore, che so, della Castrense, offrendo una condizione migliore quel giocatore non prende in considerazione il Rieti? Via, siamo seri”.

E i giovani?

“Ecco, sui ragazzi in età di Lega siamo ancora indietro. Abbiamo preso tre ragazzi, due della Vigor Perconti e uno del Monterosi. Ma anche qui si gioca su due tavoli. Le faccio un esempio: cercavamo un ’95 della Vigor, Rausa. Chiamo il ds e lui mi fa: lasci stare, lo ha già preso la Castrense. Allora chiamo il ragazzo e lui mi fa: presidente, non ho firmato con nessuno… . Ecco i due tavoli. E noi siamo il Rieti”.

 

 

 

 

 

 

 

 

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