Chi ha paura della Castrense? E arriva Amassoka…

admincalciovero 19 Luglio 2013 0
Chi ha paura della Castrense? E arriva Amassoka…
VITERBO – Una schiacciasassi, una corazzata, un ordigno nucleare… Chi riuscirà a fermare la Castrense Viterbese della famiglia Camilli? Un colpo dopo l’altro, un top player infilato come ciliegia dopo ciliegia. A guardare il lotto delle probabili partecipanti al girone A di Eccellenza non si riesce a trovare un avversario degno della Ferrari messa a disposizione di mister Solimina. L’unico possibile potrebbe essere il Rieti di patron Fedeli, ma la città centro d’Italia – mano a mano che il tenpo passa- si avvicina sempre più al ripescaggio in D. Dunque corsa in solitaria per la Castrense?
Beh, le notizie che provengono dal calcio mercato dicono questo. Anche Ingiosi ha firmato per la famiglia Camilli e torna a Viterbo, dove ha giocato dal 2006 al 2010. Dopo Pero Nullo, Ingiosi è proprio la ciliegina sulla torta ad una squadra ormai galattica. Il difensore arriva dalla Pianese e farà compagnia a Federici e Marini per un reparto arretrato davvero di alto livello. A farne le spese è Di Gioacchino al quale la società ha rinunciato insieme allo stesso Gallaccio.
Ora Solimina può essere davvero soddisfatto con almeno tre top player per ogni reparto. Intanto hanno firmato gli under Guerrini, Ghezzi, Ravoni, Santoro, Luchtner, De Vecchis e Lanzalonga mentre per Rausa manca solo il nulla osta della Vigor Perconti
. Più complessa invece la soluzione Carlini. Il bomber
del Morolo aveva già un accordo economico con il club gialloblù, ma alla fine il giocatore ha messo al primo posto il lavoro e la famiglia, radicata ormai a Frosinone. A questo punto le attenzioni convergono sul 33enne attaccante camerunense Laurent Amassoka (17 gol in 30 partite lo scorso anno all’Anziolavinio).
Intanto i preparativi per l’inizio stagione sono alla loro conclusione. In attesa di sapere se lo stadio Rocchi potrà realmente ospitare l’esordio in campionato della Castrense-Viterbese, si è già in grado di conoscere la sede che ospiterà il ritiro dei gialloblù. Salvo variabili dell’ultimo minuto, infatti, Toscano e compagni svolgeranno la parte clou della preparazione in quel di Chianciano Terme. Meta senese di stampo termale, dunque, per i ragazzi di mister Solimina i quali, nonostante la location induca a lunghe e rilassanti ore di relax, dal 16 al 24 agosto saranno chiamati a proiettare fisico e mente su un duro e consistente lavoro atletico. La prima parte della preparazione (raduno fissato per il 5 agosto), vista l’indisponibilità del Rocchi, si svolgerà invece interamente nella Tuscia: una decina di giorni che serviranno al tecnico gialloblù per prendere contatto con la rosa e comprendere se e come intervenire sul gruppo a sua disposizione. Il tutto in uno o più campi della provincia. La mancata disponibilità del terreno di gioco, reso impraticabile a causa della totale incuria del medesimo da parte della ex proprietà, inizia dunque a provocare le prime difficoltà logistiche alla Castrense-Viterbese di Vincenzo Camilli, che non esita a manifestare il proprio malcontento. “Dopo il sopralluogo compiuto alcuni giorni fa, a cui sono seguiti degli interventi di manutenzione iniziale – spiega Camilli – del Rocchi non se n’è più saputo nulla. Il sindaco Michelini, ben consapevole della gravità della situazione e del tempo che ci vuole per riportare il manto erboso totalmente agibile, aveva assicurato un rapido intervento. Eppure – prosegue –  dal fronte amministrazione comunale, non abbiamo più avuto notizie in tal senso. Di questo passo rischiamo di giocare altrove la prima partita in casa. Sia chiaro, non pretendo un tappeto verde stile Stadio Olimpico ma, in vista dell’avvio del campionato, un minimo di praticabilità sarebbe quanto meno il caso di assicurarlo”. Alle cattive (o meglio inesistenti) notizie sul futuro del Rocchi, si contrappongono, fortunatamente, quelle positive provenienti dal mercato. Preso Daniele Ingiosi, che andrà a rinforzare un reparto difensivo che già può contare su giocatori del calibro di Mattia Marini e Daniele Federici, il patron spera ora nell’arrivo di altri due pezzi da novanta per puntellare un organico di per sé già competitivo.

 

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