di EMILIO PIERVINCENZI
MONTECELIO – La squadra di cui sono presidente, il Montecelio, che disputerà il campionato di Eccellenza, ha iniziato giovedì scorso la preparazione. Agli ordini di mister Carelli, una rosa a disposizione di 35 ragazzi, tra giovani in età di lega e “anziani”. Seguendo attentamente il programma del preparatore Giubilei, sotto gli occhi attenti del direttore generale Salfa, i ragazzi si inerpicano sulle dolci – ma per loro amarissime – colline della Sabina. A loro disposizione – oltre all’inevitabile bagaglio di ossigeno e muscoli – pedane, elastici, gps, ostacoli di diverse altezze e dimensioni, palloni medicinali e palloni da rugby, eccetera. Quello che Giubilei e i ragazzi stanno facendo in questi giorni al bellissimo campo di Montecelio, che il Comune ha iniziato a sistemare, somiglia molto a una preparazione da squadra professionistica. Così, inevitabilmente, il ricordo del vecchio presidente va a quando era lui a fare la preparazione precampionato, a correre e sbuffare ma non sui dolci pendii delle colline sabine, ma sui campi polverosi della periferia romana. Quanti giri di campo avrò fatto, in piena estate? E non c’era il cesto di frutta per rifocillarmi né l’acqua minerale, ma una preziosa fontanella che veniva regolarmente assaltata quando il mister gridava: “Annate a beve…”.
C’era il sole sui tetti dei palazzi in costruzione, in quegli anni così lontani… E dalla foto che pubblichiamo, inviata alla redazione di ilcalciovero.it dalla Polisportiva Cinecittà, sembra proprio che esca tutta la polvere di quella terra riarsa, nel cuore della periferia romana.
