di EMILIO PIERVINCENZI
ROMA – Iniziamo un dibattito su un tema che sta già diventando centrale nel calcio dei dilettanti. La proposta di cancellare ogni vincolo che lega i giocatori alle società. Roma è già tappezzata di cartelloni che spingono in questa direzione. Se dovessimo fare un titolo, direi: “Liberi tutti?”. Il primo a intervenire è un giovane direttore sportivo di grandi prospettive e di sicuro valore. Fabio Iengo ha 33 anni, è diplomato ds a Coverciano, vanta esperienze che vanno dal Fidene all’Ascoli, dal Cynthia al San Cesareo e ora è sulla tolda tecnica della Lupa Castelli Romani. “Il vincolo? La mia idea – risponde Iengo – è che un giovane, raggiunta la maggiore età, deve essere libero. Ma alle società deve essere riconosciuto il premio di valorizzazione, diciamo in misura crescente dalla 1 categoria alla serie D”.
E per i professionisti?
“Il premio di valorizzazione è già previsto per le società professionistiche, ma voglio precisare che – secondo la mia esperienza – difficilmente un 95 o 96 gioca ancora tra i dilettanti se è così importante… comunque ribadisco che bisogna consentire ai giovani di andare dove vogliono, e alle società che li hanno cresciuti di ricevere in cambio un premio. Tutto qui. Piuttosto un discorso del genere ci porta a valutare il valore dei nostri settori giovanili, se essi sono di buona qualità e affidati a persone competenti. Cosa di cui io dubito. A Coverciano ho avuto sotto gli occhi i metodi di preparazione di insegnamento nei settori giovanili dei paesi stranieri, e devo ammettere che noi siamo molto indietro”.
E tuttavia la Lega impone alle società di far giocare i giovani, in Eccellenza addirittura un 96 in campo.
“Siamo alle solite. Mi piacerebbe sapere quanti 92, che lo scorso anno giocavano dalla promozione alla serie D, continuano a stare in campo. Pochissimi, io credo”.
E allora?
“E allora basterebbe mettere la regola degli under 23 o 22, come succede in Inghilterra, imporre una presenza in campo di tre o quattro elementi fino ai 23 anni. Sarebbe molto meglio per tutti”.
Dunque, la sua proposta Iengo?
“Via il vincolo, riconoscere il premio di valorizzazione a chi si prende un giovane cresciuto in altre società, farla finita con questa storia dei 17enni in campo e far diventare almeno la serie D e l’Eccellenza campionati Under 23, lasciando una quota importante agli Over. Perché, vede, vorrei ricordare alla Lega Dilettanti e alla Lega Pro che la prossima stagione circa un migliaio di giocatori cambieranno categoria, passando dalla C2 alla C1 o alla D e l’Eccellenza. Io prevedo che il 90 per cento di loro scenderà e non salirà di categoria. E allora, domando, che cosa succederà?”.