di SANDRA USAI
SASSARI. L’urlo del gol resta strozzato nelle gole dei tanti sassaresi che affollano la piccola tribuna del campo di quartiere, il Latte Dolce lo cerca tanto ma non lo trova e chiude in bianco i 90′ d’andata del primo turno playoff di Eccellenza. Un pari che sta stretto, anzi strettissimo alla squadra di Scotto, per nulla intimorita dal confronto con i suoi primi avversari d’oltre Tirreno (il “diavolo” laziale era meno brutto di come era stato dipinto) e votata all’attacco, per affrontare in vantaggio la gara di ritorno. Basta il numero degli angoli a favore, 11 contro il nulla degli ospiti, e l’inoperosità di Magliona per dare la dimensione della prova dei ragazzi sassaresi, attenti nelle battute iniziali e poi in crescente trance agonistica con l’obiettivo di bucare la porta di un Fregene robusto in senso atletico ma anche tattico. Un grande portiere e la traversa non consentono al risultato di spezzare l’equilibrio e per il Latte Dolce, che ci prova fino all’ ultimo dei 4 minuti di recupero, non c’è gioia finale. Ma c’è l’applauso, caldo e convinto, di quanti lo hanno sostenuto in una partita dal sapore di evento. Il regolamento di questi playoff impone l’utilizzo di due fuoriquota (un ’94 e un ’95) e il tecnico di casa, abituato a schierarne molti di più, si adegua mandando in campo il diciassetrtenne Andrea Chessa – difensore di sicuro avvenire che non trema davanti ai temuti attaccanti argentini della squadra laziale ma anzi si fa rispettare – e l’appena sedicenne Alessandro Masala sulla corsia destra. Il Fregene è fisicamente potente, può riservare brutte sorprese e va studiato. Ma non troppo, perchè il Latte Dolce è in buona vena e ha grinta e concentrazione per tenere a bada rivali che anche se non sembrano granchè minacciosi nessuno sottovaluta, con chiusure precise e puntuali a protezione di Magliona e ritmi alti a centrocampo. Le occasioni in avvio non sono tante ma la partita è intensa, va avanti senza pause e col trascorrere dei minuti cresce la pressione dei biancocelesti che dopo qualche tiro d’assaggio con Delizos, Usai e Derudas decidono di fare sul serio. Il Fregene è pericoloso una sola volta, su punizione da lontano, con Quadrini che però non brilla per precisione. Al 26′ Derudas conclude con una gran sventola che Assogna respinge, compiendo il suo primo grande intervento in un pomeriggio che lo vedrà come migliore in campo e principale artefice dello 0-0 finale. Al 42′ Delizos è affossato in area, piovono proteste ma l’arbitro sorvola e gli animi si scaldano, in area ospite si accendono sempre più mischie e Assogna è protagonista. Il Latte Dolce vuole vincere, ha capito che può farcela e nella ripresa intensifica l’azione offensiva, provandoci subito con Ruggiu (deviazione in angolo del portiere) e poi con Usai, che deve destreggiarsi in una difesa chiusa ed esperta. I sassaresi insistono, il Fregene va in affanno ma ha la fortuna dalla sua parte perchè al 28′ Assogna è battuto ma la traversa respinge la botta dalla distanza di Cocco. Un minuto prima il portiere aveva respinto il tiro su calcio piazzato di Mura indirizzato all’angolino basso. Al 37′ Usai di testa impegna ancora severamente il numero uno ospite, che dice no anche a Cocco al 45′. La squadra laziale, calata atleticamente nel finale e ben contenta del pari, se la cava e al Latte Dolce non resta che provarci oltre il mare, tra una settimana.
LATTE DOLCE: Magliona, Chessa, Cocco, Derudas, Delrio, Nieddu, Masala (33′ st Bazzoni), Ruggiu (33′ st Satta), Delizos, Usai, Mura. A disp. Canalis, Masia, Pedoni, Dore, Murru. All. Pierluigi Scotto.
FREGENE: Assogna, Battistelli (1′ st Neroni), Perelli, Bensaya (41′ st Polito), Leccese (30′ st Cardinali), Quadrini, Sebastiani, Lezcano, Garat, Gay, Laurato. A disp. Izzo, Tafi, Farrugia, Germoni. All. Pierluigi Vigna.
ARBITRO: Perissinotto di San Donà del Piave.
NOTE: Spettatori 450. Angoli: 11-0 per il Latte Dolce. Ammoniti: Cocco, Delrio, Bensaya.
