di GUENDALINA FORTUNATI
Una finale rappresenta sempre un momento importante. Al di là di quale sia lo sport al quale ci si riferisce, al di là di quale sia la posta in palio. Quella che andrà in scena domenica allo stadio Francioni di Latina, poi, sarà una finale davvero speciale, e non solo perché tutta in nerazzurro. Sarà speciale perché vedrà di fronte, a contendersi l’accesso in serie B, due squadre dalla storia del tutto diversa. Da un lato il Pisa, un club blasonato che, dopo la retrocessione dalla serie cadetta del campionato 2008-2009 e le ben note vicende finanziarie che ad essa sono seguite, si è visto costretto a ripartire dalla D. Oggi, dopo una serie di campionati ai vertici, il club del presidente Battini non vuole perdere il treno della finale play off per tornare nel calcio che conta. Dall’altra parte ci sarà il Latina, società che si presenta all’appuntamento con la sua storia calcistica con tutte le intenzioni di portare avanti quel grande sogno che si chiama serie B, un traguardo fino ad ora mai nemmeno sfiorato dai pontini. Il pubblico è già in fermento, come testimoniano le vendite dei tagliandi per la partita (che sarà trasmessa in diretta da RaiSport a partire dalle ore 15), e dopo lo 0-0 della prima tornata in terra toscana i presupposti per assistere ad una grande giornata di sport ci sono proprio tutti.
Abbiamo analizzato la gara con Mario Facco, un passato da giocatore ad alti livelli (è stato campione d’Italia nella Lazio del ’74), tanti anni da allenatore in C, e un presente da telecronista televisivo, che ha assistito al match di andata da postazione privilegiata, commentandolo per i canali Rai.
“Quella di Pisa nelle attese di tutti doveva essere una grandissima partita – spiega Facco – lo stadio pieno, 13 mila spettatori, una coreografia degna di ben altre categorie; insomma, un palcoscenico straordinario, dove però non è andato in scena uno spettacolo particolarmente divertente. Dal punto di vista tecnico la partita di andata tra Pisa e Latina è stata piuttosto deludente, e ha regalato pochissime emozioni. Avevo già avuto modo di vedere le due squadre nel corso del campionato regolamentare, e so che in campo c’era tanta qualità, da una parte e dall’altra; ecco perché ero convinto che avrei assistito ad una gara ben diversa. Evidentemente, l’importanza della gara ha fatto sì che le squadre non si sbilanciassero poi tanto. È vero che il Pisa territorialmente ha fatto la partita, ma il Latina ha tenuto bene il campo e ha corso veramente pochi pericoli, dimostrando di essere ben organizzato e quadrato. Così il risultato si è incanalato su uno 0-0 che sicuramente non soddisfa il Pisa in vista della gara di ritorno a Latina.
Un Latina che, come era già accaduto nella gara di andata contro la Nocerina, a Pisa ha impostato una gara di contenimento. Evidentemente l’obiettivo era di limitare i danni per poter poi fare la partita in casa, avendo a disposizione due risultati utili su tre.
Ho avuto modo di commentare anche la semifinale di andata, e se è vero che l’atteggiamento dei pontini era stato più o meno lo stesso, è anche vero che in quel caso la Nocerina si era resa più pericolosa rispetto a quanto non ha fatto il Pisa, portando a casa un risultato importante che poi però non è stato sufficiente a passare il turno vista la rete di Barraco nella gara di ritorno. Ora le due squadre si trovano di fronte in una gara da dentro o fuori: ci sarà sicuramente lo stadio pieno, e penso che sarà una bella partita, che rappresenterà il giusto coronamento di un grande campionato per entrambe le squadre. Gli uomini di Sanderra visto il risultato dell’andata hanno a disposizione due risultati su tre e giocano in casa, quindi pur non volendo fare previsioni partono leggermente avvantaggiati da questa situazione. Però, conoscendo i play off, non bisogna dare nulla per scontato.
Anche perché il Pisa ha dimostrato di non temere il fattore campo, e la partita disputata al Curi contro un Perugia dato per favorito ne è la testimonianza.
Assolutamente sì, ma non ne sono affatto stupito. Queste sono squadre che durante tutto il campionato hanno dimostrato il loro valore, e in finale è arrivata “la crema” del girone. Ecco perché mi aspetto una partita molto interessante, sicuramente di più di quella di andata.
Quali crede che potranno essere i punti di forza o di debolezza delle due compagini?
Partiamo dal presupposto che il Pisa in vista della finale perde due giocatori importanti come Sbraga e Favasuli, fermati dal giudice sportivo, mentre il Latina recupera due pedine fondamentali in difesa come Cottafava e De Giosa, entrambi assenti all’andata. Per il resto, sono sicuro che le due squadre si daranno filo da torcere per tutti i 90 minuti. Se fossi Sanderra mi sentirei leggermente più tranquillo rispetto a Pagliari, ma in queste gare non si deve mai dare nulla per scontato. Il Pisa ha dimostrato il suo valore durante tutto il campionato e nella semifinale dei playoff, riagguantando il risultato su un campo molto difficile come il Curi e riuscendo a passare il turno contro il Perugia; da parte sua il Latina, che ha saputo venire fuori da momenti difficili cambiando anche l’allenatore, ha giocatori tecnicamente validi come Barraco, Jefferson, Cola, e ha dalla sua il vantaggio di giocare in casa che non è certo un fattore da sottovalutare; ecco perché sono convinto che sarà una gara equilibrata, con il risultato in bilico fino alla fine. Non dimentichiamo che siamo a fine stagione, domenica probabilmente farà anche molto caldo e al di là di tutto i play off fanno sempre storia a sé rispetto alla stagione regolamentare, confermando di essere una sorta di mini torneo a parte. Insomma, penso che vincerà la squadra che non avrà paura di perdere.