MARINO – La neo promossa Santa Maria delle Mole cerca risorse per affrontare la serie D. Il Città di Marino invece potrebbe anche vendere il titolo di Eccellenza
E’ un momento critico per il calcio cittadino e tutte le ipotesi sono possibili. Se infatti in casa del Città di Marino continua a circolare la voce secondo la quale la dirigenza sarebbe addirittura pronta a cedere il titolo di Eccellenza, facendo compiere al pallone marinese un nuovo e grave salto all’indietro, a Santa Maria delle Mole ci si interroga su come affrontare la serie D appena conquistata.
Due società che in questi anni sono cresciute, ognuna per conto proprio e che ora Palazzo Colonna sta cercando di far parlare. La possibilità di una fusione, che garantirebbe al Città di Marino la serena cessione del titolo di Eccellenza ed alla Nuova Santa Maria delle Mole la possibilità di usufruire dello stadio “Domenico Fiore” piace a pochi. A Marino il presidente Antonio Esposito ha dimostrato con una stagione di bassissimo livello di non essere più interessato ad andare avanti: a Santa Maria il presidente Armando De Simone ha più volte dichiarato di voler provare ad andare avanti per conto proprio. Ma per la D servono risorse nuove.
Lo scenario peggiore è quello di un Città di Marino in vendita e di una Nuova Santa Maria delle Mole costretta ad emigrare altrove: il “Ferraris” d’altra parte, potrebbe non ottenere l’omologazione.
Lo scenario migliore è quello che porta ad una fusione comunque tutt’altro che facile. Difficile credere che entrambe le società possano sopravvivere a questo giugno e che Marino possa contare su una squadra in D (la Santa Maria) e una in Eccellenza (il Città di Marino). Bisogna fare in fretta perché la nuova stagione è già ampiamente alle porte.
(da Il Mamilio)